23 Febbraio 2023

La fine di Universal Analytics: cosa fare adesso?

Introduzione

Universal Analytics verrà dismesso a Luglio 2023, pertanto sorge spontanea la domanda: “Cosa faccio adesso?”.

L’obiettivo di questo articolo è proprio quello di dare una risposta a questa domanda, ma prima vediamo che cosa sta succedendo e perché la risposta è meno semplice di come possa sembrare.

Come siamo arrivati a questo punto?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo guardare indietro.

  • Tutto è cominciato nel maggio 2022 quando Google ha annunciato la dismissione di Universal Analytics a luglio 2023.
  • A giugno 2022 poi il Garante della Privacy Italiano dichiara che Universal Analytics non rispetta il GDPR, dato l’invio di indirizzi IP fuori dai confini europei. 
  • A ottobre 2022 il Presidente americano Biden firma l’ordine esecutivo per l’implementazione del Privacy Shield 2.0, il nuovo framework per la condivisione di dati tra Europa e USA. 
  • A novembre 2022, Google ha allungato la deadline per  la dismissione di Universal Analytics a luglio 2024, ma solo per gli utenti in possesso di Universal Analytics 360.
  • A luglio 2023 tutte le proprietà standard di Universal Analytics smetteranno di processare nuovi dati. 

È il momento di agire?

Per rispondere a questa domanda è necessario smarcare almeno quattro punti.

Quanto è alto il valore che estrapoli di dati?

Fondamentale è fare un’analisi critica sul reale valore che si estrapola dai dati che si raccolgono. Sono in grado di leggere e capire i miei dati mettendo in atto strategie informate sulla base di questi? 

Quanto è alto il rischio connesso ai dati che raccogli?

Un primo passo è sicuramente essere cosciente della tipologia di dati che stiamo raccogliendo e trattando. Quali rischi annessi sono presenti? Quanto sono pericolosi per il mio business?

Quanto di quel rischio può essere mitigato? 

Va tenuto a mente che mitigare un rischio non significa eliminarlo del tutto ma piuttosto minimizzarlo. Un’operazione di mitigazione va valutata attentamente mettendo sul piatto della bilancia pro e contro. Fino a che punto possiamo spingerci nel creare una soluzione solida ma che non perda il proprio valore iniziale?

Hai le risorse necessarie per mitigare questo rischio?

Una volta individuato il rischio posto in essere dai dati che raccolgo e avendo compreso quali sono le possibili vie da intraprendere per mitigare questo rischio rimane ancora un punto molto pratico da smarcare: ho le risorse per farlo? Ho il budget per assumere o farmi supportare da queste risorse?

Come scegliere la soluzione migliore: i tre possibili approcci

Identifichiamo tre differenti approcci che le aziende possono seguire per affrontare questa situazione. 

LA LOTTA

Implementare una buona strategia di minimizzazione del rischio in modo da poter continuare ad utilizzare in modo informato Google Analytics 4 come strumento di analisi e raccolta dati.

Solitamente ti trovi in questa fase se Google Analytics è uno strumento imprescindibile all’interno della tua Data Stack. In questo caso ti consigliamo il passaggio a Google Analytics 4, in quanto offre una serie di features legate al mondo della privacy, quali ad esempio Data Deletion, Data Retention, la riduzione della lunghezza dei cookies. Se necessiti di più ti consigliamo l’integrazione tra Google Analytics 4 e Google Tag Manager Server Side, che inviando le hit data server dà il pieno controllo di cosa vogliamo ottenere da Google Analytics 4. 

LA FUGA

Se continuare ad utilizzare Google Analytics è un rischio che proprio non si può correre allora si consiglia di trovare un’alternativa. Esistono strumenti molto avanzati, altri simile e altri ancora molto più semplici ma che talvolta sono sufficienti.  

Esistono una serie di prodotti data analytics con focus su product analytics, ma cosa vuol dire? 

Il focus principale è l’utilizzo stesso del prodotto non come arrivano gli utenti sullo stesso, che il focus di un tool più tipico della marketing analytics, com’è Google Analytics 4. Ti consigliamo PostHog e Mixpanel. 

Mixpanel: prodotto enterprise, presenta un prezzo molto diverso da Posthog, è più maturo e presenta una maggiore stabilità. Digital Pills è il partner italiano di Mixpanel, quindi se hai domande siamo a tua disposizione!

Posthog: prodotto decisamente nuovo, ma ha già ricevuto investimenti da aziende importanti tra le quali Alphabet stessa. 

Invece, se il rischio posto in essere da Google Analytics non è sostenibile per il tuo business ma necessiti di continuare ad avere uno strumento di Analytics completo con risorse limitate. In questo caso ci sentiamo di consigliarti Piwik Pro (di cui siamo primo partner certificato in Italia), in quanto presenta due grossi vantaggi: un data model simile ad Universal Analytics per chi è abituato e si trova bene con quello e tutto il tema riguardante la Privacy, essendo basati in Europa si vanno ad evitare tutte le problematiche a cui si vanno incontro andando ad usare la un prodotto basato in USA. 

Se il rischio posto in essere da Google Analytics non è sostenibile per il tuo business e non hai l’esigenza di fare analisi avanzate ma necessiti di poche informazioni fondamentali. In quest’altro caso ti consigliamo Fathom, Simple Analytics, Plausible Analytics. Questi tre strumenti offrono pochissime metriche tra cui le pageview e la geografia, ma non molto di più. 

IL BLOCCO

Aspettare e osservare come la situazione evolve può essere una soluzione per il breve periodo (a proprio rischio e pericolo).

Google Analytics 4: parliamone 

Si posiziona come il sostituto naturale di Universal Analytics, in quanto fa parte del grande mondo Google. Si occupa di raccogliere i dati sia del sito web sia dell'app per comprendere meglio il percorso del cliente e utilizza i dati basati sugli eventi anziché quelli basati sulla sessione.

Quale è il cambiamento più grande di Google Analytics 4?

La struttura del trattamento dei dati con Google Analytics è cambiata. Mentre Universal Analytics prevede una serie di tipi di "hit", tra cui quelli relativi alle pagine, agli eventi, all'e-commerce e alle interazioni sociali, Google Analytics 4 è interamente basato sugli eventi. Ciò significa che qualsiasi interazione può essere catturata come evento. Questo permette di passare a Google Analytics 4 informazioni aggiuntive insieme a ogni interazione. Questo cambiamento rende più facile la creazione di funnel da parte degli utenti, rendendoli più flessibili.

Inoltre il nuovo data model event base è lo stesso per app e web, questo consente l'analisi delle applicazioni e l'analisi del web, mentre Universal Analytics si concentra solo sull'analisi web. 

Quali sono i benefici di Google Analytics 4?

I benefici dell’adozione di Google Analytics 4 sono principalmente tre: 

  • Data Collection
  • Data Analysis
  • Marketing 

Data Collection

La raccolta dei dati è il processo di raccolta e analisi delle informazioni sulle variabili rilevanti in un modo predeterminato e metodico, in modo da poter rispondere a specifiche domande di ricerca, testare le ipotesi e valutare i risultati. 

Data Analysis

In Universal Analytics, la suite di funzioni nota come Analisi avanzata era disponibile solo per gli utenti paganti di Google Analytics 360. Con Google Analytics 4, invece, fa parte delle funzionalità integrate.

Le Esplorazioni consentono di creare potenti report personalizzati, di esplorare i dati e di ottenere le risposte da te desiderate.

Esistono vari metodi di visualizzazione/analisi, possiamo distinguere ad esempio: Esplorazione a forma libera, Esplorazione a imbuto, Esplorazione dei percorsi. 

Google Analytics 4 fa un lavoro migliore nel tracciare metriche come il tempo di coinvolgimento. In Universal Analytics, la metrica Tempo sulla pagina poteva spesso mostrare 0 se un visitatore non passava a un'altra pagina o se non si teneva traccia di altre interazioni.

Un altro beneficio di Google Analytics 4 è quello di tracciare anche il tempo di coinvolgimento. Questo rende le metriche di coinvolgimento un po' più accurate rispetto a Google Analytics 3. Potrai vedere miglioramenti in una serie di metriche, ecco alcuni esempi: Engagement rate, Average engagement time, Engaged sessions, Engaged sessions per user.

Un altro beneficio che riscontrerai con il passaggio a Google Analytics 4 è l’integrazione di BigQuery. 

In Universal Analytics, solo i clienti paganti potevano esportare i dati grezzi da Google Analytics a BigQuery. Con Google Analytics 4, invece, tutti possono farlo (perché fa parte della suite di funzioni gratuite). BigQuery è difficile da usare, ma se conoscete l'SQL, troverete questa integrazione preziosa. 

Marketing

Google Analytics 4 per quanto riguarda il Marketing offre una serie di benefici legati all’attribuzione guidata dai dati. Ecco una funzione che in precedenza era disponibile solo per i clienti paganti di Universal Analytics.

In poche parole, possiamo dire che il modello di attribuzione decide quale fonte di traffico riceve il credito per la conversione.

Il modello di attribuzione predefinito di Google Analytics 4 è chiamato data-driven. Questo tipo di attribuzione distribuisce il credito per la conversione in base ai dati di ciascun evento di conversione. È diverso dagli altri modelli perché utilizza i dati dell'account per calcolare il contributo effettivo di ogni interazione con i clic.

Anche in questo caso vengono utilizzati algoritmi più complessi, che decidono quali fonti di traffico debbano ricevere una particolare quantità di credito per la conversione. 

Il vantaggio è che alcune fonti di traffico possono ottenere un credito più preciso per le conversioni e dimostrare il loro ritorno sull'investimento.

D'altro canto, però, abbiamo un'altra scatola nera di cui dobbiamo fidarci, in quanto il modello di attribuzione può essere modificato. In Universal Analytics, quasi tutti i rapporti utilizzavano l'ultimo modello di attribuzione dei clic non diretti e non era possibile modificarlo. In Google Analytics 4, invece, è possibile cambiarlo e si applicherà alla maggior parte dei report.

L'aspetto interessante è che questa modifica si applica sia ai dati storici che a quelli futuri in Google Analytics 4. Non cambia i dati in sé, cambia solo il modo in cui i dati vengono calcolati/attribuiti.

Tuttavia, tieni presente che se il tuo report standard utilizza dimensioni di sessione (ad esempio: sorgente Sessione) o dimensioni di tipo utente (ad esempio: sorgente Primo utente), le nuove modifiche di attribuzione non si applicheranno.

Timeline

Con la dismissione di Universal Analytics a Luglio devi agire per tempo e Febbraio è il mese giusto per intraprendere il passaggio a Google Analytics 4. In Digital Pills, per facilitare il tuo passaggio, abbiamo deciso di offrire gratuitamente un audit iniziale. Di seguito viene riportata una timeline con le varie scadenze degli step da compiere prima di Luglio 2023.

Roadmap per il passaggio a un sostituto di Universal Analytics

Chi è Digital Pills?

Ci posizioniamo come Data Insight Boutique e siamo specializzati nella raccolta e analisi dei dati digitali per supportare strategicamente le aziende nella crescita del business attraverso un approccio data-driven. I principali settori su cui lavoriamo sono: pharma, manifatturiero, consumer goods, e-commerce, automotive, education, fashion. 

I nostri valori su cui crediamo fortemente sono: 

  • Boutique verticale: Per competere con i player più affermati, la specializzazione verticale e l'ingrediente fondamentale: per noi sono i dati.
  • Persone al centro: Ambiente di lavoro unico e motivante per attrarre talenti e mantenere alti i livelli di qualità.
  • Impatto sociale: Doniamo l'1% del nostro fatturato annuo ad attività Pro-bono e 40 ore / anno per persona.
  • R&D e formazione: Investiamo il 30% del tempo in formazione individuale e progetti di Ricerca e Sviluppo.

Come si inserisce Google Analytics all’interno della strategia di Digital Pills?

Tutti i nostri progetti partono dalla Strategia, passano dalla Data Collection (raccolta dei dati), per arrivare infine al concetto di Insight (tutto ciò che riguarda l'attivazione del dato). 

Possiamo supportarti in tutte le fasi di raccolta e utilizzo del dato, ma per iniziare partiamo dall'analisi del tuo sistema di tracciamento attuale:

3 Novembre 2022

Come cambierà l’approccio agli analytics in un mondo post cookie di terza parte

Ormai sono anni che visitiamo una pagina web trovandoci il banner relativo all'informativa sui cookie. Questi messaggi sono stati introdotti in seguito alla regolamentazione dei cookie di terze parti (ePrivacy Directive) per garantire la tutela dei consumatori e proteggere i dati affinchè non siano usati impropriamente.
Attualmente questo tipo di dati sono raccolti da un'azienda terza e venduti agli inserzionisti, senza la garanzia del consenso, attraverso una piattaforma esterna.

Google ha annunciato che nel 2024 i cookie di terza parti scompariranno per andare incontro alle esigenze dei consumatori e adeguarsi alle normative in ambito privacy diffuse dai vari Stati o organi internazionali.

In questo articolo evidenzieremo le principali problematiche legate all'abbandono dei cookie di terze parti ma anche alle opportunità legate a questo cambiamento in corso.

Il contesto: la trasformazione digitale e il tema privacy

Qualcosa sta cambiando, e sta cambiando velocemente.
La trasformazione digitale e la crescita dell'online hanno portato a un aumento della quantità di dati raccolti dalle aziende.
Basti pensare che solo a inizio 2020, molte aziende hanno visto un’accelerazione della digitalizzazione delle interazioni con i clienti e dei processi interni e in pochi mesi registrando progressi solitamente raggiunti in 3 o 4 anni. Oggi la digitalizzazione è un vantaggio competitivo di valore strategico sul mercato.

Se da un lato sono disponibili tonnellate di dati provenienti dalle fonti più disparate in continuo aumento (siti web, app, POS, IoT ecc.), dall'altro stanno emergendo sul mercato nuove tecnologie che consentono di creare e analizzare un numero sempre maggiore di dati.

In concomitanza, la necessità di un approccio incentrato sulla privacy sta diventando un tema sempre più importante sia per gli utenti che per le aziende. Rispetto al passato, per rispondere alle nascenti esigenze, saranno applicate maggiori restrizioni dalle autorità di regolamentazione della privacy sui venditori privati.

Le tutele introdotte

Il regolamento generale dell'Unione europea in materia di trattamento dei dati personali e di privacy, noto a tutti come GDPR, ha reso obbligatoria la richiesta di un consenso esplicito da parte degli utenti per navigare sulle pagine web. Questa norma ha provocato un calo significativo di dati tracciabili sulle interazioni degli utenti su sito web e app. Questo non indica un calo delle visite sul sito bensì una riduzione del consenso da parte degli utenti al tracciamento delle proprie azioni sul sito.

Le restrizioni adottate: una breve panoramica

In parallelo a questa tendenza i principali Browser e fornitori privati hanno deciso di inserire maggiori restrizioni nei confronti dell'uso dei cookie di terze parti, spingendo molte aziende a lavorare e puntare prevalentemente su un migliore sfruttamento dei dati di prima parte, già in loro possesso.

Tale situazione consente di ripensare il modo in cui le aziende intendono sfruttare le attività digitali in ottica più strategica in vista del futuro prossimo.

La quantità sempre crescente di dati disponibili, le normative emergenti e gli strumenti incentrati sulla privacy stanno contribuendo ad aumentare la consapevolezza degli utenti nel mondo digitale. Ciò sta portando a una riduzione del valore di adv, in quanto ogni utente è molto più difficile da profilizzare. Al contempo i dati di prima parte hanno e avranno un valore sempre maggiore in quanto non sono altrettanto limitati da regolamentazioni.

Quali le opportunità?

La situazione attuale e le tendenze per il prossimo futuro impongono quindi di ripensare il modo in cui le aziende sfrutteranno la pubblicità digitale in modo migliore e più etico.

Questo è dunque il momento giusto per sfruttare il potenziale dei dati di prima parte per ottenere migliori performance di business offrendo un'esperienza migliore ai clienti, salvaguardando al contempo la loro privacy.

Contemporaneamente alla raccolta di dati di prima parte, un altro passo importante per ottenere migliori prestazioni nelle metriche chiave di business, sarà l'implementazione di soluzioni di Data Activation in grado di convertire efficacemente i dati in valore aziendale, combinando i dati raccolti in tempo reale con strumenti di data analytics.

I dati di prima parte hanno un'alta qualità perchè ci permottono di arrivare a decisioni che portano l'utente a vivere un'esperienza personalizzata che risponde alle loro esigenze personali portando ad una maggior fidelizzazione.

A tal proposito i dati disponibili supportano questa tendenza:

Il 49% dei consumatori afferma che probabilmente diventerà un acquirente abituale dopo un'esperienza di acquisto personalizzata con un rivenditore.
I consumatori in media spendono il 34% in più quando la loro esperienza è personalizzata.

Fonte dati: Segment

Le soluzioni consigliate

Il tracciamento server-side

Le tecnologie di tracciamento lato server ha un grosso vantaggio: lo spostamento dell'elaborazione dei dati su un server proprietario. Chi adotta questa soluzione non dipende più da cookie di terze parti per la raccolta dati in quanto il server è di prima parte, inoltre ha un maggiore controllo su quello che viene inviato a servizi di terze parti come Google Analytics, per esempio potrebbe scegliere di rimuovere dati sensibili come l'indirizzo IP, notoriamente trattato come dato personale dalle autorità.

Se hai bisogno di maggiori informazioni in questa guida ci eravamo concentrati su cosa cambia al passaggio al server-side e quali sono gli step necessari per implementare il tracciamento lato server con Google Tag Manager.

Customer Data Platform (CDP) e Data Lake

Le Customer Data Platform e i Data Lake svolgono un ruolo fondamentale nell'ambiente digitale moderno. Entrambe queste soluzioni permettono di fare affidamento su dati di alta qualità andando ad aggregare molteplici fonti, come ad esempio: i social network, gli strumenti di analytics e il sito web. In questo modo si possono prendere decisioni di business avendo sotto controllo tutti gli aspetti dell'attività degli utenti, non solo il comportamento sul sito stesso ma anche ciò che avviene attorno a esso.

Per sapere invece come strutturare un business user-centric con le Customer Data Platform puoi iniziare a dare un'occhiata a questo articolo.

Conclusioni

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